Riorganizzazione del Ministero della Salute

Immagine News

È pronta la nuova organizzazione del Ministero della Salute: la bozza del Regolamento di organizzazione del Ministero della salute è in procinto di diventare realtà mediante emanazione di Decreto del Presidente della Repubblica. Si tratta di una vera e propria riorganizzazione del Dicastero che passa da 12 a 14 direzioni generali coordinate sempre dal Segretario generale che prende anche le funzioni di gestione dei rapporti internazionali.

Vediamo le principali novità e come sarà organizzato il nuovo Ministero della Salute:

In primis ci sono delle direzioni nuove come la Direzione generale per le emergenze sanitarie, la Direzione generale per la salute mentale e le fragilità e la Direzione generale salute e ambiente così come la Direzione generale per la transizione digitale del servizio sanitario.

Novità anche per la Direzione generale programmazione che si occuperà anche della garanzia dei LEA.

Il nuovo Ministero della salute si articola in 14 Direzioni generali coordinate da un Segretario generale, le quali assumono le seguenti denominazioni:

a)  Direzione generale della programmazione sanitaria e per la garanzia dei livelli essenziali di assistenza;

b)   Direzione generale per la prevenzione sanitaria;
c)   Direzione generale per le emergenze sanitarie;
d)   Direzione generale per la salute mentale e le fragilità;
e)   Direzione generale salute e ambiente;
f)   Direzione generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione;
g)  Direzione generale delle professioni sanitarie, del personale del Servizio sanitario nazionale e per lo sviluppo del management in sanità;
h)  Direzione generale della ricerca e dell’innovazione in sanità;
i)   Direzione generale dei dispositivi medici, delle innovazioni tecnologiche e del servizio farmaceutico;

l)   Direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari;
m) Direzione generale per la comunicazione istituzionale, la trasparenza e i rapporti col cittadino;
n)  Direzione generale per la transizione digitale del servizio sanitario;
o)  Direzione generale del personale e delle risorse strumentali;
p)  Direzione generale della programmazione e del bilancio;

Nell'ambito delle materie di rispettiva competenza, le direzioni generali esercitano:

- i poteri di accertamento e di ispezione previsti dalla normativa vigente;

- funzioni di vigilanza sugli enti o istituti secondo la normativa vigente;

- le attività connesse alle relazioni europee e internazionali, sotto il coordinamento assicurato dal Segretario generale e in raccordo con gli Uffici di diretta collaborazione del Ministro. Nelle relazioni europee e internazionali il segretario generale svolge le funzioni di Chief Medical Officer.

In particolare si segnala che la Direzione generale dei dispositivi medici, delle innovazioni tecnologiche e del servizio farmaceutico ha tra i suoi compiti i seguenti:

- disciplina generale delle attività farmaceutiche;
- rapporti con l’Agenzia italiana del farmaco, anche ai fini dell'elaborazione della normativa del settore farmaceutico;
- vigilanza tecnico-funzionale nei confronti della medesima Agenzia;
- pubblicità dei medicinali e degli altri prodotti di interesse sanitario la cui diffusione è soggetta ad autorizzazione o controllo.

 

Presso il Ministero opera la Conferenza permanente dei direttori generali del Ministero, la quale formula pareri sulle questioni comuni alle attività di più direzioni e può formulare proposte al Ministro per l'emanazione di indirizzi e direttive. 

Allo scopo di supportare l’esercizio delle funzioni di indirizzo strategico, di elaborazione delle politiche sanitarie e di approfondimento multisettoriale di problematiche emergenti e trasversali alla competenza di più Direzioni generali possono essere istituiti gruppi di lavoro, permanenti o temporanei, composti da dirigenti e/o funzionari afferenti alle Direzioni generali interessate sotto il coordinamento e la supervisione del Segretario generale o del Direttore generale all’uopo designato. 

Presso il Ministero operano il Consiglio superiore di sanità, il Comitato Tecnico Sanitario, il Comitato nazionale per la sicurezza alimentare, gli altri organi collegiali e gli organismi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 44, nonché il Comitato di supporto strategico degli istituti zooprofilattici sperimentali

Grazie per il tuo feedback!