Programma nazionale della ricerca sanitaria e Bando

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E' stata sancita l'intesa in Conferenza Stato-Regioni (CSR) su “Programma nazionale della ricerca sanitaria 2023 – 2025”, corredato dello schema di bando della ricerca finalizzata per il triennio.

Prevista possibilità di partecipare con iniziative di ricerca biomedica innovativa.

Le aziende private con attività in Italia possono partecipare a progetti cofinanziati (CO), per i quali sono necessari accordi con gli altri enti per la regolazione dei diritti di eventuali brevetti sviluppati.
 
Analisi
Nel corso della seduta dell'8 febbraio 2024, la Conferenza Stato-Regioni ha raggiunto l’intesa sulla proposta del Ministero della salute di “Programma nazionale della ricerca sanitaria 2023 – 2025”, corredato dello schema di bando della ricerca finalizzata per il triennio.
 
Il bando prevede che i candidati ricercatori presentino un progetto di ricerca ad un destinatario istituzionale – Regioni e Province Autonome, ISS, INAIL, AGENAS, IRCCS e IIZZSS – con il quale sviluppare il progetto.

Le tipologie progettuali possono includere cofinanziamenti da parte di aziende con attività in Italia.
 
Sono esclusi i progetti di ricerca di base, ma è lasciato invece spazio ad iniziative di ricerca biomedica innovativa– le quali devono prevedere una fase di ricerca pre-clinica coerente con gli studi di applicazione di quanto prodotto, includendo una verifica/validazione sul paziente di quanto identificato nella parte preclinica.
 
Oltre alle tipologie contrattuali previste, il bando, inoltre, stabilisce:

  • Modalità di accreditamento;
  • Requisiti di partecipazione;
  • Modalità di selezione e procedure di valutazione.

 
Al momento non sono ancora stabilite le risorse finanziarie destinate ai vari progetti e i termini di presentazione.
  
Sono previste quattro diverse tipologie progettuali, delle quali tre (RF, CO e GR) devono avere durata triennale e comprendere non più di tre unità operative, di cui, al massimo, una sola non facente parte del servizio sanitario nazionale. In particolare:

  • Progetti ordinari di ricerca finalizzata (RF): Il finanziamento del Ministero è compreso tra i € 150.000 e i € 450.000, per i quali è possibile prevedere la collaborazione con ricercatori di nazionalità italiana stabilmente residenti e operanti all'estero da almeno 3 anni e iscritti all'AIRE da almeno 3 anni;
  • Progetti cofinanziati (CO): progetti di ricerca cui è assicurato un finanziamento privato da aziende con attività in Italia. Il finanziamento del Ministero è compreso tra i € 150.000 e i € 700.000, ed i progetti devono essere supportati con un finanziamento “cash” privato pari al finanziamento assegnato dal MinSal. La regolazione dei diritti generati dallo sviluppo futuro di eventuali brevetti è definita dall'accordo tra l'azienda cofinanziatrice, l'ente del SSN che svolge la ricerca e l'eventuale ulteriore ente SSN/ente pubblico titolare della proprietà intellettuale. Sono esclusi dalla presentazione i progetti che prevedono che l'oggetto della proposta sia un prodotto coperto da brevetto della società/ente che cofinanzia o da sue controllate;
  • Progetti ordinari presentati da giovani ricercatori (GR): Il finanziamento del Ministero è compreso tra i € 150.000 e i € 450.000. Il principal investigator e l’intero gruppo di ricerca devono essere ricercatori con età inferiore ai 40 anni.
  • Progetti "starting grant" (SG): borse di studio per l'esecuzione di progetti di ricerca, presentati al destinatario istituzionale da ricercatori che hanno conseguito o il diploma di specializzazione o il diploma di Dottorato di Ricerca da non più di 2 anni e che hanno un'età inferiore ai 33 anni alla data di scadenza del bando. Per ciascuno di essi è previsto un finanziamento complessivo da parte del Ministero della salute non superiore a € 150.000.

 

 
Fonte: Link report della CSR.
 

 

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