AIFA ha dato l’ok alla rimborsabilità della Prep, la terapia che impedisce il contagio a chi ha un rapporto con una persona sieropositiva

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Il CPR di Aifa, cioè il Comitato prezzi e rimborsi dell'Agenzia del farmaco, ha dato l’ok alla rimborsabilità del medicinale a base di emtricitabina e tenofovir disoproxil, cioè quello utilizzato per la profilassi pre-esposizione (la cosiddetta Prep).

La questione è arrivata al CPR, che si occupa appunto di stabilire i prezzi dei medicinali, circa un mese fa dopo che l'altra commissione dell'Agenzia del farmaco, quella tecnico scientifica (CTS), aveva già dato il via libera alla possibilità di mettere il medicinale a carico de sistema sanitario.

Lo scorso 23 marzo il Comitato "ha stoppato le procedure autorizzative chiedendo che fosse stimato il numero di persone che attualmente utilizza la PrEP", spiega a Sanità Informazione Marco Falaguasta, membro dell’Associazione Anlaids e presidente di Anlaids Padova, specializzato sulla Profilassi pre-Esposizione.

La PrEP: ecco i Paesi che la rimborsano

Stando alle più recenti stime, attualmente sono 6.444 le persone che, in Italia, utilizzano la PrEP. Tutti individui di cui il SSN dovrebbe farsi carico nell’immediato.

La PrEP, già rimborsabile dal SSN in Francia, Germania, Spagna Portogallo, Belgio, Danimarca, Finlandia, Regno Unito e molti altri Paesi, è ampiamente diffusa nelle comunità MSM (Men who have sex with men).

«Resta molto poco conosciuta ed utilizzata nel resto della popolazione, soprattutto per la carenza di una comunicazione efficace. Finora non sono mai state promosse campagne istituzionali di sensibilizzazione. Quelli che si sono susseguite negli anni sono frutto esclusivamente del lavoro e dell’impegno delle associazioni che lottano contro l’HIV», aggiunge Falaguasta.

"La rimborsabilità della Prep costituisce un importante passo in avanti nella prevenzione dell’infezione da Hiv, poiché rende il farmaco fruibile da tutte le persone. La Prep è però un percorso, che, oltre alla prescrizione del farmaco comprende lo screening periodico delle infezioni sessualmente trasmesse (IST), che al momento è, nella maggior parte delle regioni italiane, ancora a carico dell’utente. Auspichiamo una completa presa in carico del percorso per garantire una prevenzione efficace e completa consapevolezza" ha commentato Bruno Marchini, presidente di Anlaids Onlus, l'associazione che dal 1985 si batte per la lotta all'HIV e Aids.

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