
il “Forum Politiche Farmaceutiche Regionali 2025” ha focalizzato la sua attenzione su come “Garantire un accesso equo ed omogeneo all’assistenza farmaceutica, assicurando la sostenibilità del SSN”.
In questa edizione si è parlato dei seguenti temi:
• ridefinire il rapporto tra Regioni e AIFA alla luce dei nuovi bisogni;
• utilizzare proattivamente il rapporto Osmed per incentivare l’appropriatezza;
• discutere un modello omogeneo di Farmacia dei Servizi alla luce delle esperienze maturate;
• analizzare le modalità di assegnazione dei finanziamenti per la farmaceutica alle aziende sanitarie e proporre modelli innovativi.
Conclusioni
L’accesso precoce delle Regioni ad informazioni rilevanti, disponibili in AIFA, e l’uso dei dati di OsMed anche ai fini di programmazione e monitoraggio a livello regionale sono i due temi maggiormente richiamati.
Necessità di una visione “nuova” della variabilità interregionale che superi la dicotomia tra “necessità” delle differenze, dovuta anche alla responsabilità delle Regioni sulla spesa sanitaria, e “fonte di inaccettabili differenze” tra Regioni. Tale visione dovrebbe portare da una parte a stigmatizzare le differenze che possono portare a livelli di accesso dei pazienti ai farmaci molto diversi, dall’altra a valorizzare le esperienze di successo a livello regionale e a valutarne l’eventuale trasferibilità ad altri contesti. L’identificazione di servizi prioritari e da considerare come strutturalmente e sistematicamente erogati in farmacia sulla scorta delle esperienze regionali e la diffusione di metodi strutturati di assegnazioni delle risorse per la farmaceutica dalle Regioni alle Aziende Sanitarie rappresentano i due ambiti in cui questa visione è stata maggiormente discussa.
Necessità di fare leva su tutte le risorse disponibili per ottimizzare il governo dell’assistenza farmaceutica. È stata richiamata la necessità di integrare i dati OsMed con Database amministrativi su altre prestazioni sanitarie, di prevedere delle modalità uniformi di remunerazione dei servizi in farmaci con relative risorse, di valorizzare, per quanto possibile, tutte le risorse e competenze disponibili per migliorare la qualità della programmazione regionale e le modalità di allocazione delle risorse per la farmaceutica dalle Regione alle Aziende Sanitarie. Coerentemente, si sono volute fornire raccomandazioni che non siano un “libro dei sogni”, ma che partano dalla consapevolezza di risorse limitate.
Volontà di affrontare temi “di frontiera” e complessi, in modo pragmatico ed esplicitando eventuali divergenze sui punti di vista dei diversi stakeholder. Ne è un esempio il tema delle azioni regionali di governo del comportamento prescrittivo. Le divergenze nell’opinione (favorevole delle Regioni, sfavorevole dei referenti di imprese farmaceutiche) sono stato esplicitate, ma è anche stato sottolineato come un’azione più diretta di AIFA - o di AIFA con il supporto delle Regioni - potrebbe evitare le differenze interregionali su tali azioni di indirizzo.
Tutti GdL hanno evidenziato come la sede naturale per implementare tali raccomandazioni sia il ricostituito Tavolo AIFA-Regioni, che tutti si sono auspicati possa rappresentare lo strumento chiave per consolidare il rapporto collaborativo tra i due livelli istituzionali.