Profilassi pre-esposizione: Merck avvia la fase III per MK-8527, una profilassi pre-esposizione (PrEP) a somministrazione orale mensile contro l’HIV.

MK-8527 appartiene alla classe degli inibitori della traslocazione della trascrittasi inversa nucleosidica, farmaci che agiscono interferendo con l’enzima essenziale per la replicazione del virus HIV. In particolare, bloccano un passaggio specifico del processo di trascrizione inversa, impedendo la formazione del DNA virale a partire dall’RNA e interrompendo così il ciclo replicativo del virus.
La decisione di MSD di procedere con lo sviluppo avanzato di MK-8527 si basa sui risultati di uno studio di fase II condotto su 350 adulti di età compresa tra 18 e 65 anni. La sperimentazione ha evidenziato un profilo di sicurezza sovrapponibile a quello del placebo, senza variazioni clinicamente rilevanti nei parametri di laboratorio, inclusi i conteggi dei linfociti totali e delle cellule CD4+.
A supportare ulteriormente il potenziale del farmaco, i dati farmacocinetici hanno confermato livelli plasmatici adeguati sia per MK-8527 che per la sua forma attiva intracellulare, MK-8527-TP, compatibili con una somministrazione mensile. Tali risultati saranno illustrati in una presentazione late-breaker nel corso del congresso della International AIDS Society (IAS).
Il programma EXPrESSIVE: due studi globali per validare la profilassi orale mensile
Il percorso di fase III, denominato EXPrESSIVE, comprenderà due studi multicentrici su larga scala.
Il trial EXPrESSIVE-11, previsto a partire da agosto 2025, coinvolgerà 4390 soggetti sessualmente attivi in 16 Paesi, confrontando l’efficacia di MK-8527 con quella di Truvada (emtricitabina/tenofovir disoproxil fumarato), il trattamento orale quotidiano di Gilead già approvato per la PrEP.
Parallelamente, lo studio EXPrESSIVE-10 si concentrerà su una popolazione femminile particolarmente vulnerabile all’infezione da HIV: 4580 donne di età compresa tra 16 e 30 anni residenti in Kenya, Sudafrica e Uganda. Questa sperimentazione verrà condotta in collaborazione con la Bill & Melinda Gates Foundation e inizierà nei prossimi mesi.
L’ingresso di MK-8527 nella fase di sviluppo avanzata avviene nel contesto di una significativa innovazione nel campo della prevenzione dell’HIV, dopo l’approvazione di FDA per lenacapavir.
Secondo un recente sondaggio di FirstWord rivolto ai clinici, l’89% dei medici intervistati ritiene che una profilassi semestrale possa migliorare significativamente l’aderenza terapeutica rispetto agli schemi attuali, aumentando al contempo la soddisfazione dei pazienti.
Per la PReP è già disponibile una strategia iniettiva per prevenire l'infezione da HIV che utilizza iniezioni intramuscolari di cabotegravir a lunga durata d'azione. Il cabotegravir viene iniettato nel muscolo, con una prima dose di due iniezioni a distanza di un mese l'una dall'altra, seguite da iniezioni ogni due mesi. Questo approccio è stato approvato in Europa e in Italia è disponibile attraverso programmi pilota, in attesa della rimborsabilità e della disponibilità più ampia.
Truvada (Emtricitabina + Tenofovir disoproxil fumarato) è stato il primo farmaco approvato per la PReP. Si assume per via orale ed è il farmaco PrEP più studiato e ampiamente disponibile in Italia. Descovy (Emtricitabina + Tenofovir alafenamide) ne costituisce una evoluzione in quanto ha meno impatto su reni e ossa rispetto a Truvada.
Le prospettive per la pipeline anti-HIV di MDS
Accanto a MK-8527, MSD continua a lavorare sullo sviluppo di islatravir, un altro inibitore della traslocazione della trascrittasi inversa nucleosidica. Questo farmaco aveva subito una battuta d’arresto nel 2021 a causa di problematiche di sicurezza, in particolare per un calo nei valori di cellule immunitarie, che aveva portato alla sospensione temporanea degli studi clinici. Tuttavia, l’azienda ha ripreso i test con un regime semplificato a somministrazione giornaliera in combinazione con doravirina, un inibitore non nucleosidico della trascrittasi inversa.
Recentemente, la FDA ha accettato la richiea di autorizzazione per questa combinazione a due farmaci, fissando una decisione per il 28 aprile del 2026. Se approvata, rappresenterebbe un’ulteriore opzione per i pazienti HIV-positivi, in linea con la tendenza a proporre schemi terapeutici sempre più pratici e personalizzati.