Molnupiravir dimezza il rischio di ospedalizzazione e morte per il Covid, Merck avvia la richiesta di autorizzazione all'uso in emergenza
Merck Sharp & Dohme (MSD) e Ridgeback Biotherapeutics hanno affermato in una nota congiunta che chiederanno all’Fda e poi agli altri enti regolatori di tutto il mondo l’autorizzazione all’uso in emergenza di molnupiravir, un antiviarle orale, dopo che uno studio clinico di fase III (MOVe-OUT trial NCT04575597) ha mostrato che il farmaco ha dimezzato il rischio di ospedalizzazione e morte per COVID-19 ed ha ha dimostrato un’efficacia coerente su più varianti di coronavirus, incluso il ceppo Delta.
Molnupiravir è stato studiato in pazienti risultati positivi al Covid entro i primi cinque giorni dalla comparsa dei sintomi, che presentavano anche almeno un «fattore di rischio» come la vecchiaia, l’obesità o il diabete.
Merck ha annunciato di aver interrotto la sperimentazione clinica in anticipo dopo che un’analisi ad interim ha mostrato che il 7,3% dei pazienti trattati con il farmaco era morto o era stato ricoverato in ospedale, contro il doppio, 14,1%, di quelli che avevano ricevuto un placebo.
La decisione di interrompere lo studio con l’arruolamento di nuovi pazienti è stata presa in seguito alla raccomandazione da parte di un comitato indipendente di scienziati che monitoravano lo studio, dopo aver consultato FDA, per palese superiorità del farmaco rispetto al controllo.
L’analisi ad interim di fase 3 dei dati di 775 pazienti ha mostrato che nessuno dei partecipanti che aveva ricevuto molnupiravir era morto durante i primi 29 giorni di studio rispetto agli otto che avevano ricevuto il placebo.
Il trattamento prevede la somministrazione dell'antivirale orale due volte al giorno per cinque giorni a pazienti con diagnosi di Covid-19 recente.
L’antivirale è stato prodotto in partnership con la Ridgeback Biotherapeutics, una compagnia di Miami a conduzione familiare. L’azienda farmaceutica ha comunicato di prevedere la produzione di 10 milioni di cicli di trattamento entro la fine dell’anno. Il governo degli Stati Uniti ha firmato un accordo per ottenerne circa 1,7 milioni.