Virus respiratorio sinciziale. Immunizzazione universale per neonati e vaccino per le donne in gravidanza. In arrivo 50mln dal Fondo sanitario
Pronta l’Intesa in Conferenza Stato-Regioni per garantire da ottobre 2025 l’accesso universale all’immunizzazione contro il Virus Respiratorio Sinciziale (VRS) nei neonati e la vaccinazione per le donne tra la 24ª e la 36ª settimana di gravidanza. L’obiettivo è ridurre ricoveri e bronchioliti nei più piccoli. Finanziamento di 50 milioni di euro e cabina di regia nazionale per il monitoraggio.
05 NOV - Un passo avanti decisivo nella prevenzione delle infezioni respiratorie nei più piccoli e nelle future mamme. Sbarca sul tavolo della Conferenza Stato-Regioni il documento che avvia, a partire dall’autunno 2025, un programma di immunizzazione passiva universale per tutti i neonati e la vaccinazione anti-VRS per le donne in gravidanza, con un finanziamento complessivo di 50 milioni di euro a valere sul Fondo sanitario nazionale.
La misura, fortemente voluta dal Ministero della Salute e dalle Regioni, mira a consolidare i risultati già positivi della campagna 2024-2025, che aveva registrato una riduzione del 40% delle infezioni da VRS e del 49% dei ricoveri per sindromi respiratorie nei bambini sotto l’anno di età.
Nuovo programma nazionale contro il virus respiratorio sinciziale (VRS)
A partire dall’autunno 2025, sarà avviato un programma di immunizzazione passiva universale per i neonati e vaccinazione anti-VRS per le donne in gravidanza, con un finanziamento di 50 milioni di euro dal Fondo sanitario nazionale.
Obiettivi:
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Prevenire le infezioni respiratorie nei neonati e nelle future mamme.
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Consolidare i risultati della campagna 2024-2025, che ha ridotto del 40% le infezioni da VRS e del 49% i ricoveri nei bambini sotto l’anno.
Misure previste:
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Somministrazione di Nirsevimab (anticorpo monoclonale) ai neonati da ottobre, inclusi quelli nati nei 100 giorni precedenti e ai soggetti fragili sotto i 24 mesi.
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Vaccinazione con Abrysvo per le donne tra la 24ª e la 36ª settimana di gravidanza, per proteggere i neonati nella prima stagione epidemica.
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Monitoraggio nazionale da parte del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità, con report trimestrali.
Organizzazione:
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Il Ministero coordinerà a livello nazionale.
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Le Regioni e Province Autonome gestiranno l’attuazione territoriale, coinvolgendo ASL, ostetricia e neonatologia.
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Saranno individuate strutture pubbliche e private accreditate per l’erogazione delle prestazioni.
Studio pilota:
Avvio di uno studio nazionale su vaccinazione anti-RSV negli anziani fragili con BPCO e patologie cardiovascolari, su un campione di 100.000 soggetti, per valutare una possibile estensione futura.
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