Nuove informazioni relative ai danni causati dal Covid al sistema riproduttivo maschile
L’incidenza e la gravità della malattia da coronavirus 2019 (COVID-19) presentano significative differenze di genere e, infatti, gli uomini hanno maggiori probabilità di contrarre la sindrome respiratoria acuta grave da coronavirus 2 (SARS-CoV-2) rispetto alle donne di pari età.
Il virus utilizza i recettori dell’enzima di conversione dell’angiotensina 2 (ACE2) per entrare nelle cellule umane e, oltre a infettare l’apparato respiratorio, l’agente patogeno può attaccare, proprio in virtù dei vari livelli di espressione di ACE2 presenti nei diversi organi del corpo umano, anche l’apparato digerente, il sistema nervoso, quello immunitario e altre strutture anatomiche.
I testicoli, in particolare, sono organi ricchi di ACE2 e, infatti, SARS-CoV-2 è stato rilevato nello sperma di pazienti COVID-19 a dimostrazione del fatto che il coronavirus può danneggiare il sistema riproduttivo maschile.
Gli studi attualmente disponibili si concentrano sull’effetto a breve termine provocato sulla riproduzione maschile da COVID-19 mentre una crescente attenzione si sta focalizzando sull’impatto a lungo termine dell’infezione virale.
Uno studio condotto da un team di ricercatori descrive brevemente i possibili meccanismi alla base del danno alle cellule riproduttive, dell’ipogonadismo e dell’infiammazione testicolare negli uomini affetti da COVID-19. L’indagine sottolinea inoltre i problemi emersi nel corso delle indagini attuali che costringono ad ampliare le riflessioni per decifrare i meccanismi all’origine del danno al sistema riproduttivo maschile causato dal virus SARS-CoV-2.
Zhongguo Yi Xue Ke Xue Yuan Xue Bao. 2022 Dec doi: 10.3881/j.issn.1000-503X.14728