Efficacia e sicurezza delle Car-T con o senza terapia ponte

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I pazienti affetti da linfoma a grandi cellule B recidivante/refrattario sottoposti a terapia con cellule Car-T hanno spesso una malattia aggressiva che richiede un trattamento tempestivo, un terapia ponte, per la stabilizzazione della malattia mentre vengono prodotte le cellule.


I medici del Marlene and Stewart Greenebaum Comprehensive Cancer Center, Baltimora, hanno valutato l’efficacia e la sicurezza delle Car-T in assenza o presenza di una terapia ponte.

I risultati sono stati pubblicati dal British Journal of Haematology (Lutfi F et al., The impact of bridging therapy prior to CD19-directed chimeric antigen receptor T-cell therapy in patients with large B-cell lymphoma. Br J Haematol. 2021 Sep 9. doi: 10.1111/bjh.17738).

Sono stati inclusi 75 pazienti, 52 (69,3%) hanno ricevuto la terapia ponte e 23 (30,7%) no. La terapia ponte poteva essere sistemica (28 pazienti), da radiazioni (14) o alte dosi di steroidi (10).
Gli autori non hanno osservato differenze nell’incidenza della sindrome da rilascio di citochine o della sindrome da neurotossicità associata alle Car-T tra i pazienti che hanno ricevuto la terapia ponte e quelli che non l’hanno ricevuta. Citopenie prolungate al giorno 180 erano più comuni tra i pazienti che avevano ricevuto la terapia ponte.
La risposta della malattia all’ultimo follow-up, la sopravvivenza libera da progressione e la sopravvivenza globale erano simili tra i due gruppi.

I ricercatori concludono che la terapia ponte può essere considerata sicura per i pazienti sottoposti a trattamento con Car-T, anche se un terapia sistemica e la radioterapia sono associate a un maggior rischio di citopenie prolungate.

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