HIV, PrEP: in dieci anni utilizzo aumentato di otto volte

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In dieci anni, l’assunzione della Profilassi pre-esposizione (PrEP) per proteggersi dall’infezione da HIV, tra i giovani adulti statunitensi, è aumentata di circa otto volte rispetto a dieci anni fa.

Nonostante questo, però, gli operatori sanitari potrebbero fare di più per promuovere l’uso costante di questi farmaci. È quanto evidenziato da uno studio condotto da un team dell’Università del Michigan, guidato da Nina Hill, e pubblicato sul Journal of General Internal Medicine, che ha considerato l’arco di tempo dal 2016 al 2023.

In totale, Hill e colleghi hanno esaminato 1,45 milioni di prescrizioni dispensate a quasi 240.000 giovani adulti con un’età media di 22 anni.

La maggior parte (87%) era di sesso maschile, anche se alcune donne sono a rischio di HIV e potrebbero essere idonee alla PrEP. Dall’analisi è emerso che all’inizio del periodo di studio, 26 giovani adulti statunitensi su 100mila avevano una prescrizione per la PrEP, ma questo numero è arrivato a oltre 208 su 100mila entro la fine del 2023.

La dispensazione di farmaci prescritti era inferiore per la fascia di età compresa tra 18 e 21 anni rispetto a quella compresa tra 22 e 25 anni. Tuttavia, la frequenza con cui una persona ha continuato a rinnovare la prescrizione si è ridotta di oltre due settimane durante questo periodo. Questo potrebbe indicare un uso non costante della PrEP o difficoltà a mantenere gli appuntamenti e i test periodici necessari per continuare la terapia.

I ricercatori hanno esaminato anche il tipo di operatore sanitario che ha prescritto la PrEP a ciascuna persona.

Gli infermieri specializzati hanno compiliato il 39% delle prescrizioni, i medici di famiglia o di medicina generale il 22%, mentre i medici internisti e gli assistenti medici rappresentavano rispettivamente il 14% e l’11%.

Infine, sebbene i medici di medicina d’urgenza rappresentassero una percentuale molto piccola nel complesso, il numero di prescrizioni da loro redatte è aumentato di dieci volte durante il periodo di studio.

 

source: Journal of General Internal Medicine (2025) – doi: 10.1007/s11606-025-09574-8

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