Carenze di medicinali: la strategia UE per garantire la sicurezza sanitaria

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L'Agenzia europea dei medicinali (EMA) ha pubblicato due Linee Guida rivolte ai titolari di autorizzazioni all'immissione in commercio (AIC), distributori e fabbricanti di medicinali. Le Linee Guida contengono diverse raccomandazioni per gli attori della filiera farmaceutica finalizzate a garantire la continuità della supply chain. 

Tra le varie misure previste, le Linee Guida incoraggiano i titolari AIC ad adottare il Piano di prevenzione (Piano di Prevenzione) e il Piano di mitigazione delle carenze (Piano di Mitigazione) quali strumenti idonei a scongiurare e a ridurre al minimo l'impatto di eventuali interruzioni nell'approvvigionamento di medicinali nell'Unione Europea.

Già previsti dalle Good practices for industry for the prevention of human medicinal product shortages pubblicate da EMA nel 2023, il Piano di Prevenzione e il Piano di Mitigazione sono considerati essenziali ai fini della tutela della salute pubblica nell'UE, nonché un valido supporto al fine dell'adempimento degli obblighi previsti dall'articolo 81 della Direttiva 2001/83/CE, che impone ai titolari AIC e ai distributori di garantire, nei limiti delle loro responsabilità, un'adeguata e continua fornitura di medicinali.

Se le Good Practices e le Linee Guida raccomandano i titolari AIC di adottare il Piano di Prevenzione e il Piano di Mitigazione per tutti i medicinali commercializzati nella UE, il Regolamento (UE) 2022/123 ha invece reso la predisposizione di tali piani obbligatoria con riferimento ai prodotti identificati come essenziali in situazioni di emergenza sanitaria. Previsioni in tal senso sono anche presenti nella proposta di riforma della legislazione farmaceutica attualmente al vaglio delle istituzioni europee.

Le Linee Guida si inseriscono in un contesto più ampio di strategie avviate dall'UE per contrastare la crescente crisi delle carenze di medicinali. La pandemia di COVID-19 e altri eventi globali, come il conflitto in Ucraina, insieme alla delocalizzazione della produzione di principi attivi, soprattutto verso paesi come Cina e India, hanno esposto vulnerabilità significative nelle catene di approvvigionamento farmaceutico. Questi fattori hanno portato le istituzioni europee a riconoscere l’indisponibilità di medicinali essenziali come una minaccia critica per la salute pubblica e la sicurezza dei sistemi sanitari e dei pazienti dell'UE.

La Commissione europea ha quindi incluso la gestione delle carenze di medicinali tra le priorità della Strategia farmaceutica adottata nel 2020. In questo contesto si inserisce anche la proposta per una revisione della legislazione farmaceutica, adottata dalla Commissione nel 2023 e attualmente in fase di discussione da parte delle istituzioni europee. Tale proposta – che mira a modificare e abrogare, tra gli altri, la Direttiva 2001/83/CE e il Regolamento (CE) 726/2004 sui medicinali – prevede specifici obblighi di monitoraggio delle carenze per le autorità nazionali e adempimenti in capo ai titolari AIC.

A titolo esemplificativo e non esaustivo, la proposta di Regolamento, che stabilisce le procedure per l'autorizzazione e la sorveglianza dei medicinali, intende estendere l'obbligo di adottare il Piano di Prevenzione e il Piano di Mitigazione a tutti i medicinali commercializzati nella UE, rendendo dunque vincolante quanto ad oggi solo raccomandato dalle Linee Guida.

Nel dettaglio: il Piano di Prevenzione e il Piano di Mitigazione 
Le Linee Guida che descrivono le caratteristiche del Piano di Prevenzione  raccomandano ai titolari AIC di identificare e gestire proattivamente i rischi lungo la catena di approvvigionamento, adottando un approccio preventivo.

In particolare, le Linee Guida prevedono:

  • l'esame da parte del titolare AIC di ogni fase della produzione e distribuzione per identificare potenziali rischi che potrebbero compromettere la disponibilità di medicinali;
  • la creazione da parte del titolare AIC di un registro dei rischi di carenza, identificando i medicinali di maggiore importanza clinica in base al loro utilizzo terapeutico e alla disponibilità di alternative. I rischi devono essere classificati in base alla loro gravità (basso, medio, alto);
  • la creazione di scorte sufficienti a compensare eventuali interruzioni della produzione o della fornitura, garantendo una disponibilità continua di medicinali sul mercato;
  • il continuo aggiornamento da parte del titolare AIC del Piano di Prevenzione, al fine di rispondere alle mutevoli condizioni del mercato e della catena di approvvigionamento. 

Il Piano di Mitigazione, invece, rappresenta un meccanismo di emergenza che consente ai titolari AIC di reagire tempestivamente in caso di carenze. Le Linee Guida chiariscono che il Piano di Mitigazione dovrebbe contenere una descrizione dei passaggi da seguire in caso di carenza, dal momento in cui viene identificata fino alla sua risoluzione, incluse le misure adottate per mitigarne l'impatto, la notifica alle autorità regolatorie e il successivo monitoraggio. Nello specifico, il titolare AIC dovrebbe predisporre strumenti di rilevazione precoce delle interruzioni della catena di approvvigionamento e notificare tempestivamente le carenze, fornendo dettagli su cause, durata stimata e misure correttive in corso. I titolari AIC devono garantire che le informazioni fornite siano corrette, accurate e complete, aggiornando i dati se necessario.

Le altre iniziative per contrastare le carenze di medicinali nell'Unione Europea
Negli ultimi anni, le autorità europee hanno intrapreso una serie di iniziative volte a rafforzare il sistema farmaceutico assicurando la disponibilità di medicinali. Le diverse misure adottate mirano infatti a garantire una fornitura continua di prodotti essenziali e a prevenire future interruzioni.

In questo contesto si inserisce ad esempio la creazione di una task force per le carenze, costituita dall'EMA in collaborazione con le autorità nazionali degli Stati membri attraverso l'Heads of Medicines Agencies (HMA). La task force si dedica al monitoraggio della disponibilità di medicinali e alla gestione delle risposte in caso di carenze, identificando i punti critici nelle catene di approvvigionamento, e facilita la cooperazione tra gli Stati membri per una risposta coordinata e tempestiva.

Inoltre, l'UE ha introdotto un meccanismo volontario di solidarietà per la distribuzione dei medicinali. Questo strumento, coordinato dal Medicine Shortages Steering Group (MSSG), consente di ridistribuire i medicinali tra gli Stati membri in risposta a carenze critiche. Questo meccanismo, pensato per agire come ultima risorsa e dunque attivabile solo in situazioni di urgenza, garantisce che i pazienti nelle regioni più colpite possano avere accesso ai medicinali necessari. Le condizioni per l'attivazione del meccanismo includono (i) una notifica all'EMA della carenza critica, (ii) l'assenza o insufficiente disponibilità di alternative terapeutiche nello Stato membro, (iii) quantità insufficienti del medicinale per trattare indicazioni critiche, (iv) impossibilità di risolvere la carenza attraverso l’importazione di scorte estere o altre misure a breve termine, (v) urgenza della situazione, con esaurimento delle scorte previsto entro un mese o meno.

Per prevenire le carenze, la Commissione europea e l'EMA hanno poi stilato una lista di medicinali critici, ossia quei medicinali la cui disponibilità è essenziale per evitare gravi conseguenze per i pazienti e per il corretto funzionamento dei sistemi sanitari dell'UE. Pubblicata nel dicembre 2023, la prima versione della lista include oltre 200 sostanze attive. La lista copre diverse aree terapeutiche, dai vaccini ai medicinali per malattie rare, ed è stata sviluppata in collaborazione con stakeholder quali associazioni di pazienti e associazioni di categoria. I criteri di inclusione dei medicinali nella lista tengono in considerazione sia la gravità della malattia trattata che la disponibilità di alternative terapeutiche.

Nel 2024 l’Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA) della Commissione europea ha costituito l'Alleanza per i medicinali critici (Critical Medicines Alliance - CMA), un organismo consultivo che mira a identificare le priorità e le aree critiche per rafforzare la fornitura di medicinali essenziali nell'UE. La CMA riunisce istituzioni dell'UE, Stati membri, aziende e associazioni di categoria con lo scopo di affrontare al meglio le vulnerabilità nelle catene di approvvigionamento. La CMA opera attraverso due gruppi tematici per espandere la capacità produttiva europea di medicinali critici e dei relativi principi attivi e per diversificare le partnership internazionali.

In aggiunta a quanto sopra, gli Stati membri stanno lavorando alla proposta di un Critical Medicines Act, ispirato ai modelli del European Chips Act e del Critical Raw Materials Act. Questo provvedimento mira a sostenere la produzione innovativa di medicinali essenziali e dei relativi principi attivi all'interno dell'UE, riducendo la dipendenza da fornitori esterni.

in fine, specifiche misure sono infine contenute nella proposta per una revisione della legislazione farmaceutica attualmente in discussione presso le istituzioni UE.

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