Con una determinazione della Direzione Salute e integrazione sociosanitaria del 14 febbraio 2023, la Regione Lazio ha approvato il documento “Linee di indirizzo organizzative per la Rete oncologica regionale ai sensi dell’Accordo Stato Regioni n. 59/CRS del 17 aprile 2019”.
Il tema dei modelli organizzativi e delle scelte di politica sanitaria che potrebbero rendere meno complesso il percorso del paziente per accedere alle cure, all’assistenza, alla riabilitazione è al centro del dibattito già da alcuni anni. L’adozione delle Linee di indirizzo da parte della Regione Lazio in questo senso è un tassello fondamentale verso un’organizzazione più omogenea delle reti oncologiche secondo il principio guida indicato nella Premessa: “determinare un approccio olistico al cancro, attraverso un sistema integrato di promozione della salute, diagnosi precoce, presa in carico globale e prevenzione terziaria”.
La Rete, nell’ottica di affrontare la complessità dei bisogni della persona affetta da tumore, rappresenta “un modello organizzativo che assicura la presa in carico del paziente mettendo in relazione, con modalità formalizzate e coordinate, professionisti, strutture e servizi che erogano interventi sanitari e sociosanitari di tipologia e livelli diversi nel rispetto della continuità assistenziale e dell’appropriatezza clinica e organizzativa. La rete individua i nodi e le relative connessioni definendone le regole di funzionamento, il sistema di monitoraggio, i requisiti di qualità e sicurezza dei processi e dei percorsi di cura, di qualificazione dei professionisti e le modalità di coinvolgimento dei cittadini”.
In breve, le Linee di indirizzo si propongono come riferimento rispetto alle seguenti attività:
– indicare il modello organizzativo della Rete oncologica;
– definire l’organizzazione, le azioni e gli strumenti attraverso i quali le ASL e i Centri di Riferimento Ospedalieri garantiscono i percorsi oncologici;
– descrivere il percorso assistenziale comune a tutte le sedi neoplastiche e individuare le diverse competenze e attività;
– definire la metodologia per l’Istituzione della Rete di patologia e del suo PDTA specifico;
– descrivere le reti integrate di supporto e la governance dei farmaci;
– individuare funzioni di coordinamento e monitoraggio a livello regionale e aziendale;
– definire strumenti per il monitoraggio e il programma di miglioramento continuo dei percorsi assistenziali e della ricerca.
Nella delibera è prevista anche la designazione dei membri del Coordinamento Strategico Regionale e del Coordinamento Regionale Operativo. Le Aziende Sanitarie Locali ed i Centri di Riferimento delle Reti di patologia già normate dovranno recepire le Linee di indirizzo istituendo i coordinamenti e attivando le loro funzioni.