HIV: crescono le nuove diagnosi in Italia, nel 2023 tornati ai livelli pre covid
Continuano ad aumentare, dopo il picco negativo del 2020, le nuove diagnosi di Hiv in Italia.
Secondo i dati appena pubblicati dal Centro Operativo Aids dell’Iss nel 2023 si è tornati vicini ai livelli pre Covid, i maschi nella fascia 30-39 anni si confermano il genere con una maggiore incidenza di nuove diagnosi, mentre l’aumento più significativo dopo il 2020 è stato rilevato nella fascia di età 40-49 anni e nella trasmissione eterosessuale. Il Lazio la regione dove l’incidenza è maggiore.
“Questo trend è indicativo, e va di pari passo con l’andamento delle altre infezioni a trasmissione sessuale, che sono in aumento soprattutto tra i giovani – spiega Barbara Suligoi, che dirige il Centro -. E’ necessaria una maggiore sensibilizzazione sia sulle norme di prevenzione che sull’accesso al test: dal 2015 è in continuo aumento la quota di persone a cui viene diagnosticata tardivamente l’infezione da HIV (con bassi linfociti CD4 o con AIDS); nel 2023, due terzi degli eterosessuali, sia maschi che femmine, e più della metà degli MSM scoprono di essere HIV positivi quando il loro sistema immunitario è già compromesso (valori di linfociti CD4 bassi), un segno che il contagio è avvenuto da diverso tempo e che la malattia è in fase avanzata”.
Ecco i dati principali
- L’incidenza (casi/popolazione) delle nuove diagnosi HIV è diminuita dal 2012 al 2020, mentre dal 2021 al 2023 si osserva un aumento progressivo.
- Il numero più elevato di diagnosi è da vari anni attribuibile alla trasmissione sessuale: nell'ordine, a maschi che fanno sesso con maschi (MSM) (38,6%), maschi eterosessuali (26,6%) e femmine eterosessuali (21,1%).
- Le nuove diagnosi di Hiv nel 2023 sono state 2349, in aumento rispetto alle 2140 del 2022 e vicine alle 2510 registrate nel 2019. Di queste oltre il 60% è avvenuta quando la conta dei linfociti CD4 era inferiore a 350, un valore che indica un arrivo tardivo alla diagnosi.
- Per quanto riguarda l’Aids le nuove diagnosi sono state lo scorso anno 532, in aumento rispetto alle 444 dell’anno precedente (nel 2019 erano state 647).
- Per i maschi la fascia 30-39 anni è quella che ha una maggiore incidenza di nuove diagnosi. Per quanto riguarda invece le donne la maggiore incidenza, sempre di nuove diagnosi, si vede nella fascia 20-29
- Le tre città con l’incidenza maggiore nel 2023 sono state Roma, Milano e Bologna.
- A livello regionale la maggiore incidenza di nuove diagnosi si è avuta nel Lazio (5,5 ogni 100mila residenti), seguito da Umbria ed Emilia-Romagna (5,0). Quella minore invece si è vista in Veneto (1,1) e provincia di Trento (1,8).
- Per quanto riguarda le modalità di trasmissione, il maggior numero di nuove diagnosi (672) è stato riscontrato in uomini che fanno sesso con gli uomini (men who have sex with men - MsM), seguiti da maschi eterosessuali (414) e femmine eterosessuali (182).
- Il numero complessivo di persone che vive con l’infezione da HIV in Italia è stato stimato intorno a 140.000 (120.000-160.000) con tasso di prevalenza pari a 0,2 per 100 residenti.
- Il motivo principale di accesso al test è risultato la ‘Sospetta patologia HIV correlata o sintomi HIV’, nel 35% dei casi, seguita dai comportamenti sessuali a rischio (19,6%), mentre hanno scoperto la propria sieropositività per controlli di routine o in seguito a screening o campagne informative il 12,3% di coloro che hanno avuto una nuova diagnosi nel 2023.
- Dal 2015 è in continuo aumento la quota di persone a cui viene diagnosticata tardivamente l’infezione da HIV (con bassi CD4 o in AIDS); nel 2023, due terzi degli eterosessuali, sia maschi che femmine, e più della metà degli MSM sono stati diagnosticati con CD4<350 cell/µL.
Fonte: ISS